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Il Palazzo

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Prospetto principale di Palazzo Palazzi Trivelli

Palazzo Palazzi Trivelli è situato nel cuore di Reggio Emilia. Secondo lo studioso Guido da Castello, amico del più grande poeta italiano, Dante avrebbe vi avrebbe dimorato intorno al 1300.

Palazzo Palazzi Trivelli, nella sua forma originale, è indicato in numerose fonti ed in particolare negli scritti di Guido da Castello e nello studio del canonico Mons. Giuseppe Saccani, come uno dei primi e più importanti edifici reggiani.

Diverse sale del Palazzo sono dedicate al Museo di Storia della Famiglia Palazzi Trivelli. La Famosa Sala delle Arti detta anche Sala degli Specchi presenta un meraviglioso esempio di stucchi settecenteschi, e l'intero Palazzo nasconde interessanti e bellissime tracce della storia architettonica dal XIII al XVIII secolo. Il Palazzo fu acquistato e restaurato ed ampliato dal Conte Guglielmo Trivelli nel XVIII secolo e successivamente da Ferrante Palazzi Trivelli nel XIX secolo. Per circa un secolo il Palazzo è stato  sede della Provincia di Reggio Emilia ed è ora tornato di proprietà della Famiglia insieme ad altri edifici storici ed alla Chiesa di San Giovanni, che, sull’omonima piazza, fronteggia l’edificio.

Reggio Emilia, la storia della città

da Carlo Magno alla regina Matilde, dagli Estensi alla Bandiera Nazionale d'Italia.

Reggio è stata storicamente costruita da Marco Emilio Lepido della Via Emilia, che portava da Piacenza a Rimini (187 a.C.). Reggio divenne un centro amministrativo giudiziario, con un foro chiamato dapprima Regium Lepidi.

In età romana Regium è citato da Festo e Cicerone come una delle stazioni militari della Via Emilia ed è stata anche una città molto fiorente, un Municipium con propri statuti, magistrati e collegi d'arte.

Dopo la deposizione di Romolo Augustolo nel 476 Reggio fece parte del regno di Odoacre. Nel 773 i Franchi presero Reggio. Carlo Magno diede al vescovo l'autorità di esercitare l'autorità reale sulla città nel 781.

Nell'888 Reggio fu ceduta ai Re d'Italia. Nell'899 i Magiari la danneggiarono pesantemente, uccidendo il vescovo Azzo II. Di conseguenza, per proteggere la città, furono costruite nuove mura. Il 31 ottobre 900 l'imperatore Luigi III diede l'autorità per l'erezione di un castrum (castello) nel centro della città. Nel 1002 il territorio reggiano, insieme a Parma, Brescia, Modena, Mantova e Ferrara, fu accorpato alla Marca Toscana, poi tenuta da Matilde di Toscana.

Matilde di Canossa, Gran Contessa, Duchessa, Marchesa e Vicaria Imperiale (1046–1115)

Matilde è sicuramente una delle figure più importanti e interessanti del medioevo italiano: fu una potente dama feudale e un'ardente sostenitrice del papato. Matilde visse in un periodo di continue battaglie e intrighi ma riuscì a dimostrare una forza straordinaria e un'innata attitudine al comando che le valse l'ammirazione e il profondo amore di tutti i suoi sudditi. In un'epoca in cui le donne erano considerate di rango inferiore, arrivò a dominare tutti i territori italiani a nord dello Stato Pontificio. Sotto di lei il Dominio dei Canossa raggiunse la sua massima estensione.

Reggio divenne libero Comune intorno alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo. Nel 1167 fece parte della Lega Lombarda e prese parte alla Battaglia di Legnano. Nel 1183 la città firmò il Trattato di Costanza, dal quale il console della città, Rolando della Carità, ricevette l'investitura imperiale.

Ducato di Modena e Reggio

Nel 1452 Borso fu insignito del titolo di Duca di Modena e Reggio da Federico III. Il successore di Borso, Ercole I, impose alla città pesanti tasse e nominò governatore il poeta Matteo Maria Boiardo, nato nel vicino comune di Scandiano.

A Scandiano la famiglia Palazzi Trivelli possiede il castello Rangone Palazzi Trivelli che fu avamposto delle terre dei Boiardo.

Successivamente un altro famoso scrittore italiano, Francesco Guicciardini, divenne governatore di Modena e Reggio.

Nel 1474 a palazzo Malaguzzi, presso l'attuale municipio, nacque Ludovico Ariosto, autore dell'Orlando Furioso.

Conquistata da papa Giulio II nel 1513, Reggio fu restituita agli Este dopo la morte di Adriano VI il 29 settembre 1523. Nel 1551 Ercole II d'Este distrusse la periferia della città nel suo programma consolidamento delle mura.

Alla fine del secolo iniziarono i lavori per la celebre Basilica della Ghiara, nel luogo in cui si credeva fosse avvenuto un miracolo. La dominazione estense continuò fino al 1796, con brevi interruzioni nel 1702 e nel 1733-1734.

Eta’ Napoleonica ed Era Repubblicana

L'arrivo delle truppe francesi repubblicane fu accolto con entusiasmo in città. Napoleone occupò l'Emilia e formò (1797) una nuova provincia, la Repubblica Cispadana, la cui esistenza fu proclamata proprio a Reggio.

La bandiera nazionale italiana, denominata il Tricolore ,  fu cucita in quell'occasione dalle donne reggiane.

Il Trattato di Vienna del 1815 restituì Reggio a Francesco IV d'Austria-Este e, nel 1859, sotto il dittatore Luigi Carlo Farini, entrò a far parte dell'Italia unita con il plebiscito del 10 marzo 1860.

Reggio nell'Emilia può essere chiamata Città del Tricolore, in quanto la bandiera italiana, ispirata agli stendardi della Repubblica Cispadana, nacque e fu esposta per la prima volta in questa città il 7 gennaio 1797. Lo stendardo fu esposto nel XVIII nella sala del municipio che dal Tricolore prese il nome, la stessa sala che oggi ospita le riunioni del consiglio comunale.

 L'Emilia Romagna è conosciuta e amata per essere la patria di Ferrari, Maserati, Lamborghini, Ducati, Prosciutto di Parma e Aceto Balsamico, ed è anche la patria del famoso Parmigiano Reggiano.

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